Pagina:Codroipo - Dialogo de la caccia de' falconi, astori, et sparvieri, 1614.djvu/24

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6 De la Caccia que altro: poiché nel più gelato sverno a f apparir del giorno fà bifogno creder campagne, marcar fiumi, 0, /correndo le picelo le riuiere, quittifar proua a cauallo, 0 a piedi del malore, 0giudicio degli buomwi j con che po/fono poi far fi non menogiudiciofi de* fìti de paefi, che malorofi, 0 arditi faldati. Però mofiratemi, Signore, con più certa proua quejìa fuperiorità, che per parer mofiro la caccia del correre tiene fra tutti gli altri ejj’ercitij di campagna. SIG. Gl AC, Son contento, poiché ciò defìderate: ne /opra queflo parlerò molto a lungo } poiché tal arte, 0 ejjercitio è così conofciuto in quefìa nofira Patria, che pochi fono, chabbìano nobiltà d’animo, &fi trouino robufli de la per fona, che non nefappiano dare particolar conto } (&jr perchè so, che ancora moi ne fapete qualche cofa, per ejj’ere fiato il padre mofiro, (efi gli altri progenitori mofiri cacciatori di malore. ma ben defiderarei, che moi difiwta, 0 particolarmente me ne ragionafie di que fio ejjercitio de’ falconi, 0 de gli altri mccelli da caccia, ò mogliam dire paijft. percioche non. così facilmente da tutti fe ne può hauer fìcura relatione. CAVALIE. lo lo farò, Signore, con ogni prontezza,. ptfi ancorché la dilettation mia in talprofe/fione fia grande, nondimeno io còno fio l’imperitia mia ejjer molta, però mi dirò il parer mio in tal materia ne la miglior maniera, che dal debole ingegno mio mi farà fmmimfirat a. ma ptacciaui prima attendermi la promejja mofiro.; perchè lungo haurà ad ejfer poi il mio dJjcorJo ne là materia tmpofiami. SIG. Gl AC. fo non Jtaìò a dar ut a conofeer la natura, 0 l’ej/’er de’ cani così