79Sì tosto come il vento a noi li piega,
80Mossi la voce: O anime affannate,1
81Venite a noi parlar, s'altri nol niega.
82Quali colombe, dal disio chiamate,2
83Con l'ale alzate e ferme al dolce nido
84Vegnon per l'aere; dal voler portate
85Cotali uscir della schiera, ov'è Dido,
86A noi venendo per l'aer maligno:
87Sì forte fu l'affettuoso grido.
88O animal grazioso, e benigno,
89Che visitando vai per l'aer perso
90Noi, che tignemo il mondo di sanguigno,
91Se fosse amico il Re dell'universo,
92Noi pregheremo lui della tua pace,
93Poi ch'ài pietà del nostro mal perverso.
94Di quel ch'udire, e che parlar vi piace,
95Noi udiremo, e parleremo a vui3,
96Mentre che il vento, come fa, si tace.4
97Siede la terra, dove nata fui,
98Su la marina, dove il Po discende,
99Per aver pace co' seguaci sui.
100Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende,
101Prese costui della bella persona
102Che mi fu tolta, e il modo ancor m'offende.
103Amor, che a null'amato amar perdona,
104Mi prese del costui piacer sì forte,5
105Che, come vedi, ancor non m'abbandona.
- ↑ v. 80. C. M. Movo la voce:
- ↑ v. 82. C. M. Quai le colombe,
- ↑ v. 95. Vui, nui per voi, noi e simili adoperavansi in antico, per l'amistà delle due vocali o ed u. E.
- ↑ v. 96. ci tace.
- ↑ v. 104. C. M. di costui piacer