Pagina:Commedia - Inferno (Imola).djvu/21

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DI BENVENUTO RAMBALDI IX priandosi le di lui fatiche, si vergognarono poi di confessarlo. Ingratamente tacendo, nulla di nuovo aa:2:iunsero nearl’innumerevoli commenti che venner di poi. E questa verità di confronto. Il celebre Muratori nelle Antichità d’Italia è il solo che a viso scoperto abbia fatt’usò del Commento del Rambaldi, e gran parte ne abbia pubblicato per le stampe, confessando aver2:li il Commento stesso molto 2:ioO G veto per costumi antichi e storie locali, e che da pochi altri scrittori aveva potuto ritrarre maggior vanta£:2rio nella sua laboriosissima raccolta delle GG Antichità italiane. Quasi un secolo dopo sorti per le stampe altro commento di Dante, ma in lingua italiana edito nel ’ G

per Vendelino da Spira di Venezia e tosto corse

voce che fosse opera di Benvenuto, tanto che ne’ primordi del A^ocabolario della Crusca gli accademici, correndo dietro ciecamente alle credenze dei più, di molto se ne valsero. Ma in seguito, cresciuti l’amore e la sottilità del critico giudizio, insorse dubbiezza, che il commento suddetto non fosse altrimenti di Benvenuto, ma invece di certo Jacopo della Lana, oppure di un anonimo che avesse espilata la eredità del Rambaldi, aggiungendo del proprio molti errori, de’quali Benvenuto, e per morali principii, e per la somma erudizione, e perla molta filosofìa splendienti in tutte le opere che lasciò non