Pagina:Commedia - Inferno (Lana).djvu/512

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XXXIV.


In questo ultimo capitolo dello inferno intende trattare della pena di quelli traditori, li quali pecconno secondo il quarto modo di traditoria, sicome di sopra ne ò fatta menzione; li quali elli mette sommersi in quella ghiaccia del Cocito, e diversamente sono sommersi in essa secondo più o meno commessa gravezza nel predetto peccato; e dice che li appareno alla ghiaccia tutto a simile come nel vetro appare alcuna brusca, la quale è fitta dentro. Poi ne punisce tre in tre bocche del Lucifero; l’uno è Giuda Scariot che tradì Cristo, dal quale elli avea tanta grazia, ch’elli era dei XII apostoli , ed avea singolare offizio in quello collegio, ch’elli ebbe la borsa ed era spenditore; li altri due sono Bruto e Cassio, li quali al tempo di Cesaro imperadore ricevenno molte grazie e giurisdizione da lui, e perch’erano così grandi nella sua corte, quando Pompeio e li altri Romani serronno l’uscio a Cesaro e rebellonsi. Elli caccionno li predetti due via, quasi pensando: costoro sono tanto tenuti a Cesare per le grazie e beneficii ch’elli hanno ricevuti da lui, ch’elli non comporterebbeno che a Cesaro fosse fatto danno nè disonore. Cacciati costoro andonno ad Arimino, dove era Cesaro, e sì com’elli erano signori e maggiori della corte in Roma, così erano di fuori. Infine, sicome pertratta Lucano, elli a tradimento l’ucciseno.

Vero è che l’autore fa differenzia, che Giuda sta in una bocca col capo dentro e li piè di fuori; questi altri due ciascuno sta in una altra bocca, ed hanno li piè fino a mezzo la persona dentro dalla bocca, e ’l soperchio sta di fuori, e questo a mostrare ch’el tradimento di Giuda fu più grave per rispetto alla persona tradita, che fu Cristo. Descrive per allegorìa la grandezza e forma del Lucifero, sicome apparirà nella esposizione del testo, e per allegorìa colora le sue faccie, quella dinanzi vermiglia a denotare che quello tradimento procedette da ira la quale figura di colore di sangue vermiglia; l’altra faccia colora nera, la quale significa la scuritade della ignoranzia, per la quale uno d’essi si lasciò giungere a tal tradimento; la terza faccia colora gialla-bianchigia, cioè gialla con poco colore, la quale hae a significare la impotenzia di lasciarsi vincere al peccato, per la quale similemente uno d’essi si lasciò giungere a tal peccato contra Cesaro. E così appare che ignoranzia, ira e impotenzia conduceno l’uomo ad essere vicino del Lucifero; e per opposito la prudenzia, l’amore e la costanza drizzano l’uomo a contemplare col sommo Creatore del cielo e della terra.