Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/350

Da Wikisource.

340 pniso sua Chiesa edificata COI) miracoli, e col sangue tle’inarliri. O militia del ciel cui io contemplo o chiesa militante che io scorgo nel pianeta di Giove adora per coloro che sono in terra tutti sviati dreto al mal exemplo prega pei miseri mortali che vanno fuor di strada sull’ esempio de’ maggiori. E vediamo infatti in ogni dove alcuni degli addetti alla Chiesa passare la vita fra le delizie, ed in cerca di ricchezze, di prebende, di dignità, incapaci a manovrare il remo della nave di san Pietro. E costoro conobbero il gius umano e divino, l’antico e nuovo Testamento. Quando gli apostoli sprezzarono i beni del mondo, e furono santamente poveri fecero infiniti proseliti a Cristo, incontrando mali minaccie, tormenti e morti. Ma ora si fanno proseliti a Ltitt’ altro fine lontano dall’ imitazione di Cristo. gia sisolea con le spade fare guerra come al tempo degli antichi romani ma hor si fa togliendo or qui horquivi lo pan che I pio padre a nessuno serra ma ora si fa guerra perfino con rninaccie q proibizioni togliendo ai fedeli il pane, che Dio misericordioso flOi) nega ad alcuno; ma tu che sol per cancellare serivi pensa che Pietro e Paulo che moriron per la vigna che guasti ancor son vivi rifletti che san Pietro e san Paolo, che morirono per la fede di Cristo, possono ancora castigarti dal Cielo in cui vivono beati. Ben puoi tu dire qui Dante morde I’ avarizia di costoro, perché fa loro dire: — Noi siamo continuamente seguaci di colui che volle viver solo, e che per ballo di una meretrice fu tratto al martirio; sicchè non temiamo nè san Pietro, nè sai) Paolo — Ed alcuni pazzi vogliono tali espressioni allusive al diavolo scacciato dal Paradiso; ma il diavolo non volle vivere solo invece farsi uguale a Dio, ed ebbe perciò molti cornpagoi nel cielo, come ne ha nell’ Inferno. Altri vogliono che Dante alluda a Simon Mago, che mentre si trasportava dai deDigitized by Google