Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/377

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canto

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dedueto dai suo bene operare non gli e nocivo avvegnache sia il mondo indi si destrucio ora comprende come non ha fatto danno all’anima sua il male conseguito dal suo retto operare, ossia la trista conseguenza della sua donazione, sebbene per essa sia 1’ impero andato in ruina. Guillelmo o Guglielmo ultimo re di Sicilia fu avo di Costanza, della quale si parlò nel Purgatorio e Paradiso; ottimo re de’ suoi tempi per liberalità, giustizia, clemenza e per ogni altra eroica virtù. Regnò in Sicilia nel 11 4 equel che vedi nel arco declivo e quel che vien dopo nella parte del detto arco che declina, dove comincia a scendere l’arco del ciglio dell’ aquila Gulielmo fu cui quella terra plora che piange Carlo e Federico vivo fu Guglielmo Il detto il buono, cui piange morto quella Sicilia che si duole di veder vivi Carlo lo Zoppo e Federigo d’ Aragona. L’ uno le faceva guerra per farsene signore, l’altro con sua brutta avarizia la travagliava: ora conosce come s innamora in celo di giwto Rege ora conosce quanto nel cielo si ama la regale giustizia et al sembiante del suo fulgore il fa vedere ancora e lo fa conoscere ancora dal suo splendido sembiante. Chi crederebbe giu nel mondo erante chi nel mondo crederebbe che Rifeo Troiano in questo tondo fosse la quinta de le luci sanete? che fosse la quinta luce santa formante l’occhio dell’aquila, Rifeo Troiano? Secondo scrive Virgilio, fu uomo di gran giustizia e cuore per la sua patria. Rifeo, sembra aver avuta grazia speciale da Dio, grazia non conosciuta dagli uomini, essendo stato di fede pagana molti secoli prima della venuta di Cristo, perciò il Poeta soggiunge ora conosce a88ai di quel che il mondo veder non puo de la divina gra. tia benche sua vista non discerna il fondo ora conosce chia. ramente che il mondo non può conoscere della grazia divina,