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canto

XXX. l5

COMMENTO DI BENVENUTO Empireo. Si divide il canto in quattro parti. Nella prima, sparizione degli angeli. Nella seconda, il Poeta sale al cielo empireo. Nella terza, trasmutazione di Dante. Nella quarta, una sede vuota da riempirsi da un’anima illustre. Accadde in quel cielo quanto avviene nel nostro mondo, e cioè che al nascere del sole spariscono le stelle, e sparirono quegli angeli al comparire del sole eterno di giustizia. Secondo gli astronomi, la terra ha un circuito di ventiquattro mila miglia, ed il sole la gira in venliqua(tr’ore: così scorre mille miglia ogni ora. Nominando i’ ora sesta, è lo stesso che dire il sole lontano sei mila miglia, e l’ora sesta è la prima ora del giorno per noi, sicchè Dante vuoi dire ch’ era alla prima ora del giorno, i ora sexta fri di lontano (orsi sei millia miglia nell’ equinozio i’ ora sesta è il meriggio — il sole arde meridiano forse sei mila miglia lontano e questo mondo e la terra china gia I ombra quaAi a tuo piano la notte ch’ è l’ombra della terra già se ne parte quando I mezzo del cielo a noi profundo allorchè il mezzo del cielo ch’ è il più alto rispetto a noi comincia a farsi tale che alcuna stella perde il parere in fino a questo fondo comincia a schiarirsi pei primi albori, sicchè alcuna stella sparisce, e non si fa più vedere dal fondo in cui siamo, e come vien la chiarissima ancilla del sole piu oltre ed a misura che si avanza i’ aurora, ancella del sole così il ciel si chiude di vista in vista infimo a la piu bella sparisce dal cielo a poco a poco ogni stella, fino la più folgorante. Non altramente il trionpho che lude sempre dintorno al punto che mi vinse non altrimenti il trionfo che festeggia sempre intorno a Dio, il cui splendore non fui capace di sostenere parendo inchiuso da quel eh i inchiude parendo coperto RAMBAt.pJ — Voi. 3.

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