Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/579

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INDICE 5G‘)

CANTO Vll.

Di nostra redenzion Beatrice spiega
Cose, che sono nella mente in forse
Di lui , cui freno di carne ancor lega ,
Poiché il mal serne d'Animo si torse
Dalla via vera per l’ ingiusto dente,
Che le'eu0 danno quando il melo morse,
E perchè il corpo un di lìa eternamente. - H2

CANTO Vlll.

Tu rioevi ambedue, Venere stella,
Lo cui nome nel mondo è si profano,
E coslà Palme con sua gloria abbella.
Carlo Martello in quel luogo sovrano
Parla, e dichiara in fin come pur puole
Germoglio peggiorar di ceppo umano
Per colpe nostra, e non di quelle ruolc. - 158

CANTO ix. ,

Cuniua suora LPRnclino i danni
Di varie terre annunzia , e gli conferma,
Che su nel cielo vede i loro elîanni.
Ed inlanlo la luce ivi si ferma
Di Folco da Marsiglia, che de'ma|i
Firenze accusa, dì sue colpe inferma;
Poi d’ira altrove rizu i giusli strali. . 178

CANTO X

Al quarto cielo, ove lo reggia sorge,
Onde sìggiorna qui l' aiuola nostra,
Lieve il Poeta va, che non s’ accorge.
Fra molli lumi al suo viso si mostra
Tommas d‘ Aquino, che d’ allri {ulgori
Gli dà conlezzn, che in si chiara chionlra
A lui fan cerchio irraggiando di fuori. - Mm