Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/83

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canto

IV. 73

Ma così salda voglia è troppo rada. 87 E per queste parole, se ricotte L’hai come devi, è l’argomento casso, Che t’ avria fatto noia ancor più volte. 90 Ma or ti s’attraversa un altro passo Dinanzi agli occhi tal, che per te stesso Non ne usciresti, pria saresti lasso. 93 lo t’ ho per certo nella mente messo, Ch’alma beata non poria mentire, Però che sempre al primo vero è presso: 96 E poi potesti da Piccarda udire, Che l’affezion del vel Gostanza tenne, Sì ch’ ella par qui meco contraddire. 99 Molte fiate già, frate, addivenne Che, per fuggir periglio, contra grato Si fe’di quel che far non si convenne; 102 Come Alnieone, che, di ciò pregato Dal padre suo, la propria madre spense, Per non perder pietà si fe’ spietato. .1 O!i A questo punto voglio che tu pense, Che la forza al voler si mischia, e fanno Sì, che scusar non si posson l’offense. 108 Voglia assoluta non consente al danno: Ma consentevi in tanto, quanto teme, Se si ritrae, cadere in più affanno. 111 Però, quando Piccarda quello spreme, Della voglia assoluta intende, e io Dell’altra, sì che ver diciamo insieme. I 14 CoLai fu l’ondeggiar del santo rio, Che uscia dal fonte onde ogni ver deriva; Tal pose in pace uno e altro disio. 117