Pagina:Commedia - Purgatorio (Buti).djvu/133

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quelle anime de la detta condizione; cioè che aveano indugiato la loro penitenzia infine a la morte violenta, che li erano intorno, lo richiedeano che le raccordasse ai suoi; e com’elli a tutte promettea, e così si spacciava da loro; et induce a ciò una bella similitudine; ne la seconda nomina alquanti di quelli, quive: Quivi era ec.; ne la terza pone com’elli mosse uno dubbio a Virgilio, quive: Come libero fui ec.; ne la quarta pone come Virgilio lo solve, quive: Et elli a me: ec.; ne la quinta pone come elli, diventato sollicito, conforta Virgilio dell’andare a la quinta condizione dei negligenti, e come Virgilio li risponde a questo conforto e mostrali un’anima de la quinta condizione; e così esce de la preditta condizione quarta et entra ne la quinta, quive: Et io: Signor, ec.; ne la sesta et ultima pone come andonno a quell’anima a dimandare de la via, et intrò Virgilio a parlamentare co lei, quive: Venimmo a lei: ec. Divisa la lezione, ora è da vedere lo testo co l’allegorie e moralitadi.

C. VI — v. 1-12. In questi quattro ternari, primi del canto sesto, lo nostro autore facendo et inducendo una similitudine, finge come quelle animo de la condizione ditta di sopra, che li erano d’intorno, lo pregavano ch’elli le raccordasse ai parenti; e com’elli promettendo si spacciava da loro che li faceano grande calca. Unde dice così: Quando si parte il gioco de la zara; cioè quando si partono li giocatori, che ànno giocato a zara, del tavolieri. E nota che questo giuoco si chiama zara per li punti diventati 1 che sono in tre dadi da sette in giù e da quattordici in su; e però quando vegnano quelli punti, diceno li giocatori: Zara; quàsi dica: Nulla, come zero nell’Abbaco; e questi sono vietati, perchè non ànno tre parità come à sette e quattordici e li punti che sono in quel mezzo: ecco sette àe tre parità; cioè terno et asso, cinque et ambassi di uno 2 e tre; e così quattordici, seino e dua; quaderno e sei; cinquo 3 e quattro; e così l’altre volte che sono in quel mezzo: e questo non si trova in tre, in quattro, nè in cinque, nè in sei, nè in quindeci, nè sedici, nè dicesette, nè diciotto, li quali vanno una o due al più come può vedere chi li ragguarda; et in due dadi esclusive da quattro in giù, e da diece in su, perchè non possano venire se non in uno modo, come due ambassi; e tre, due et asso; undici, sei e cinque; dodici se non in uno modo, seino: e quelli che possano venire in due modi o in più sono acettati come quattro, tre, assa e duino, e così delli altri in fine a 10 che può venire sei, quattro, e cinquo 3. Colui che perde si riman dolente; perchè à perduto, Ripetendo le volte; dicendo innanti torno tre asso

  1. C. M. punti divietati che sono in tre dadi esclusive da sette
  2. C. M. ambassi, duino e tre;
  3. 3,0 3,1 C. M. cinquino