Pagina:Commedia - Purgatorio (Tommaseo).djvu/48

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36 PURGATORIO. Matto è chi spera che nostra ragione Possa trascorrer l’infinita via Che tiene una Sustanzia in tre Persone.. State contenti, umana gente, al qiUa: Che, se potuto aveste veder tutto, Mestier non era partorir Maria.. E disiar vedeste senza frutto Tai, che sarebbe lor disio quetato, Ch’eternalmente è dato lor per lutto.. r dico d’Aristotele e di Plato, E di molt’altri. — E qui chinò la fronte, E più non disse; e rimase turbato.. Noi divenimmo intanto appiè del monte: Quivi trovammo la roccia sì erta. Che indarno vi sarien le gambe pronte.. Tra Lerici e Turbia, la più deserta, La più romita via, è una scala. Verso di quella, agevole e aperta.. — Or chi sa da qual man la costa cala (Disse il maestro mio, fermando ’1 passo). Sì che possa salir chi va senz’ala? — (SL) Geli. Inf., Ili, t. 99: Nelle e qui basti l’effetto. - Mestier. Gii tenebre eterne, in caldo e ’n gielo. uomini sarebbero sicut Dii (Gen., (F) Sofferir. DoUrina dì Platone Ili, 5). Nelle cose teologiche insegna accennata da Virgilio (jEn., VI), ac- Dante a soiiomeltere l’inielleiio; celiata da alcuni de’ Padri S. Tom- ma quanto a’ morali ragionamenti maso (Cont. Gent.) dice che la pena e’ dice che sogliono dare desiderio corporea non verrà se non dopo ri- di vedere l’origine loro, sorti i corpi. u (D Tai: filosoti antichi.». (F) Via. Is., LV, 8; I pensieri (SD Dato Aìoc.,X ìli, T. Date miei non sono i pensieri vostri, né illi tormentum. et luctum. le vie vostre le mie. Arisi. Phis. IH: js {SD Ptaio Se tali ingegni non Infinitum non est pertransibile. — videro la verità, or come il volgo? Sustanzia. Conv., Il: La maestà di- —Molli. Intende anco sé: onde si vina sia in tre persone che hanno turbu. una sostama. i6 (L) Divenimmo: venimmo.. (D Mestier: né Adamo avrebbe n. (L) Verso: a parae:oRe. peccato, né ci sarebbe iimbo. (SD Lerici e Turbia Terre a due (SD State. Slare al quia è nel capi della riviera di Genova, piena Lippi, e vive nel linguaggio farai- di monti scoscesi; l’una a levante gliare. verso Sarzana, l’altra a ponente vi(F) Quia. Ad Rom., XII. 3: Non cino a Monaco. plus sapere, qoam oporiet sapere. (V) Scala Oli.: La penitenza.... Secondo Aristoieie, la dimostrazione è molto disforme alle dilettazioni propier quod è a priori f l’aura, sensitive quia, è a posteriori [C 1 Nel XXXII 48. a) Cala: è men ripida. del Paradiso dice che la varia bea- (SD Cala. Bue, IX: Qua se subIlludine de’ bambini non è sine ducere colles Incipiunt. PsaLCìU, i: eausa; perchè Dio le anime a suo Ascendunt montes, et descenduni piacer di grazia dota Diversamente: campi. t