Pagina:Commedia - Purgatorio (Tommaseo).djvu/89

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CaKto vi. *73 OAIVTO VI. ARGOMENTO. Molte anime lo pregano, preghi e faccia pregare per loro. E’ pone un dubbio a Virgilio suW efficacia della preghiera. Salgono ìmpoco: trovan Sordello, mantovano poeta y nomo famoso del secolo XIII. Al nome di Mantova questi abbraccia Virgilio, dal quale atto d’amore fraterno trae Dante occasione a gridare contro gli odii d’Italia. E in lui pure è alla pietà misto V odio, perchè nessun uomo, per alto che sia, è franco in tutto dal vizio de’ tempi. Questo capitolo, dice Pietro, é pulcrum, clarum, facile, absque allegoria. Bello, ma più bello d’assai 11 precedente. Nola le terzine 8, 12, 15, 17; 19 alla 27; 89, 30, 36, 37, 39; 41 alla 46; 48 con le ultime.. IJuando si parte il giuoco della zara, Colui che perde, sì rimali dolente, Ripetendo le volte, e tristo impara;. Con l’altro se ne va tutta la gente; Qual va dinnanzi, o qual dirietro il prende, E qual da lato gli si reca a mente;. Ei non s’arresta, e questo e quello ’ntende: A cui porge la man, più non fix pressa; E COSI dalla calca si difende. i. (L) Zara: rìuoco di dadi. — e. (L) Va per m.’^ncia, yoUe: ì punii. — Impara a sue s. {L).Man, ver dare, spese.