Pagina:Commedie di Aristofane (Romagnoli) II.djvu/158

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I CALABRONI 155



sosia

indicando uno degli spettatori.
Baratta, il figlio di Vallone, qui,
dadofilo, lo dice!
ROSSO
E non l’imbrocca!
Ma già, perdio, gli affibbia il male proprio!
Però, la coda del malanno, è filo.

sosia

come sopra.
Dice allo Sbircia, Sòsicle, che è
bicchierofilo!
ROSSO
Punto! £ un male, questo,
da brava gente!

sosia

come sopra.
Il figlio dello Scianca
Vittorio, lo direbbe stranierofilo,
oppur sacrificofilo.
ROSSO
Ah Vittorio!
Stranierofilo poi, corpo d’un cane,
no! Perché Stranierofilo l’ha rotto!

sosia

agli uditori.
Cianciate a vuoto: non ci azzeccherete!