Pagina:Compendio del trattato teorico e pratico sopra la coltivazione della vite.djvu/150

Da Wikisource.

o[ 147 ]o

sono impiegarsi che dai ricchi per la spesa che importano.

Gli otri sono specie di sacchi fatti di pelle di caprone preparata, cucita e terminata con un collo di legno, il quale si chiude con un turacciolo a vite. Le diverse preparazioni che si fanno subire a queste pelli, aggiunte al gusto naturale che ànno, danno spesso al liquido che vi si mette un sapore e un odore spiacevole. Servono principalmente per il trasporto attraverso le montagne, e dove la carestia di legno necessita aver ricorso a questo mezzo per la conservazione delle sostanze che vi si racchiudono.

Le bottiglie sono vasi di pietra renosa, o di vetro che contengono ordinariamente una piccola quantità di vino. Le bottiglie di terra non s’impiegano che per i liquidi poco preziosi, come il cedrà di pomo, quello di pera, la birra. Cionullostante non si dovrebbe scordare che le anfore degli antichi erano di questa natura. La forma delle bottiglie di vetro è ordinariamente quella di un pero. Sarebbe desiderabile che la loro capacità fosse la stessa in tutta la Francia, perchè la ghiottoneria dei mercanti di vino è tale, che ne fanno fare di quelle molto più piccole che non dovrebbero essere, malgrado l’editto del Re che ne fissava la capacità in maniera invariabile.

Le bottiglie ben fatte devono avere un’apertura rotonda, e l’imboccatura due linee più larga, che all’estremità, dove il turacciolo deve terminare; il loro collo deve avere quattro pollici di lunghezza. Prima di servirsi di bottiglie, sia che abbiano altre volte servito, o che siano nuove, bisogna la-