Pagina:Compendio della dottrina cristiana, Roma, 1905.djvu/382

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come lui. Prima si ritirò ai monti, e raccolti ancora altri valorosi intorno a sè, discese e sbaragliò gli oppressori.

71. Giuda, soprannominato Maccabeo, figlio di Matatia, proseguì la guerra incominciata dal padre, e col favore di Dio e coll’aiuto de’ suoi fratelli, fondò il breve regno detto dei Maccabei, che per 128 anni governarono la Giudea come pontefici e principi, poi anche come re.

Questo gran capitano, chiamato nelle Sante Scritture uomo fortissimo, diede esempio insigne di pietà pei defunti, ed affermò solennemente la fede nel purgatorio, coll’ordinare una grande colletta di danaro da mandarsi in Gerusalemme, affinchè si offrissero doni e sacrifizi in suffragio dei caduti nella guerra santa. Egli fu per le molte sue vittorie benedetto dal popolo, e fu il terrore dei suoi nemici. Ma infine sopraffatto da questi, non sostenuto dai suoi, morì da eroe colle armi in pugno, l’anno 161 prima dell’Era cristiana. A Giuda Maccabeo, succedettero un dopo l’altro i suoi fratelli Gionata e Simone, quindi il figlio di costui Giovanni Ircano, il quale tenne un governo savio, glorioso e felice.

72. Ma i figliuoli e discendenti degenerarono dalla virtù dei maggiori, e discordi fra loro s’implicarono in disgraziate contese con potenti vicini; in breve la Giudea, perdute le forze ed il prestigio, a poco a poco cadde sotto il dominio dei romani.

I romani e fine del regno di Giuda.


73. I romani primieramente la resero tributaria, e poco appresso le imposero un re di nazione straniera, Erode il grande, così chiamato per alcune fortunate imprese, ma non grande certamente in faccia alla storia, la quale non tace i raggiri e le viltà per mezzo di cui assunse il desiato potere; del quale si valse poi a perseguitare la persona adorabile di Gesù Cristo nella sua infanzia. Esternamente fortunato, infelicissimo visse e morì; fine ordinaria dei persecutori.