Pagina:Continuazione delle memorie e documenti della fondazione della biblioteca circolante popolare di Prato.djvu/63

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ebbe principio con un sol libro di poche pagine, e per opera di sette amici pieni di buona volontà e di ardentissimo desiderio di provvedere al bene morale ed intellettuale del popolo; ora essa conta parecchi soci e nell’anno decorso ebbe un reddito di circa 900 lire in cui venne compreso un sussidio che il Ministro di pubblica istruzione, vista l'utilità dell’associazione si degnava largire. Lamenta il Bruni nella sua relazione che non siano nel numero dei soci quanti operai essere vi potrebbero, e fa conoscere quali economie potrebbono fare per provvedere alla propria educazione che sola può veramente migliorare la condizione di loro. Ma non per questo si scoraggino gli egregi fondatori: il tempo che ad ogni cosa rimedia farà sì che un maggior numero di operai pratesi si iscrivano nella Società pella lettura. Parecchi librai italiani cui sta a cuore la educazione del popolo, all’invito lor fatto dalla direzione risposero inviando le opere educative e popolari da essi pubblicate, e così uniti i ricevuti in dono a quelli comprati la biblioteca pratese conta quasi 3000 volumi.

Sia lode a tutti quei generosi che si prestano a tutto potere pella rigenerazione morale ed intellettuale delle misere plebi; l'opera che essi cercan d’aiutare darà a suo tempo sì larghi frutti il cui gusto accrescerà la vita e la prosperità della Nazione.

Ma la Biblioteca Pratese è una sola e non può sopperire che ai bisogni di quella città; però l'Italia è sì grande ed il suo popolo giace in sì infelice stato morale ed intellettuale da far bramare che al male che non curando divenire potrebbe cancrena, si ponga un riparo sia istituendo asili d’infanzia, sia istituendo scuole, biblioteche popolari circolanti e corsi di letture pubbliche. Relativamente alla fondazione delle biblioteche mi ricordo di aver letto in un giornale,