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Pagina:Corano.djvu/218

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capitolo xxx. 205


21.  La creazione de’ cieli, e della terra, la diversità delle lingue, dei colori, sono anche un segno. Certamente vi sono in ciò dei segni per tutto l’universo.

22.  Nel numero dei suoi segni è il vostro sonno tanto di notte che di giorno, ed il vostro desiderio d’ottenere le ricchezze dalla generosità (di Dio). Vi sono in ciò de’ segni per quei che intendono.

23.  Un altro de’ suoi segni è anche il lampo che fa brillare ai vostr’occhi per ispirarvi timore e speranza, l’acqua che fa piovere dal cielo con cui rende la vita alla terra non ha guari morta. Vi sono in ciò dei segni per quei che comprendono.

24.  È un segno ancora, che, per suo ordine, il cielo, e la terra restano in piedi. Poi quando vi chiamerà (dalle viscere) della terra, ne sortirete in un tratto.

25.  A lui appartiene tutto ciò ch’è ne’ cieli, e sulla terra: tutto gli è sottomesso.

26.  Egli produce la creazione, e la fa rientrare (nel suo seno). Ciò gli è facile. Egli solo ha il dritto di esser paragonato a tutto ciò che v’è di più sublime nei cieli, e sulla terra.

27.  Vi propone esempi tratti da voi stessi. Prendete voi gli schiavi, che avete acquistati colle vostre mani, per vostri socj nel godimento de’ beni che v’abbiam dati, in modo che le vostre parti sieno eguali? Avete per loro quel timore (o riserva) che avete fra voi? Così noi esponiamo i nostri insegnamenti agli uomini dotati d’intelligenza.

28.  No. Solamente i malvagi seguono le loro passioni senza discernimento. E chi dirigerà colui che Dio ha smarrito? Chi potrà proteggerlo?

29.  Alza dunque, pio e devoto, la tua fronte verso questa religione, opera di Dio, per la quale ha creato l’uomo. La creazione di Dio non potrà essere cambiata. Questa religione è immutabile, ma la maggior parte degli uomini non l’intende.

30.  Rivolgetevi a Dio, e temetelo; osservate la preghiera, e non siate nel numero degl’idolatri;

31.  Nel numero di coloro ch’hanno divisa la loro religione, e si sono formati in sette, in cui ogni partito è contento della sua porzione.

32.  Quando una disgrazia li colpisce, rivolti verso il loro Signore, gridano e ricorrono a lui; poi, se fa loro provare la sua misericordia, molti di loro gli danno de’ socj.

33.  Così dimostrano la loro ingratitudine de’ benefizj di cui li abbiamo ricolmi. Godete pure, ma presto apprenderete.....

34.  Abbiamo ad essi mandato qualche autorità che parli loro delle divinità che associano a Dio?

35.  Allorchè facciam provare agli uomini i benefizi della nostra grazia, si rallegrano; ma se arriva loro una disgrazia in punizione de’ lor peccati, si disperano.

36.  Non hanno essi riflettuto che Dio ora distribuisce a larga mano il nutrimento a chi vuole, ora lo misura?

37.  Dà a ciascuno ciò che gli è dovuto, al tuo vicino povero, ed al viaggiatore. Ciò sarà più utile a coloro che voglíono essere, riguardati benevolmente dal loro Signore. Essi saranno felici.

38.  (Il denaro) che date ad usura per accrescerlo col bene altrui, non accrescerà presso Dio; ma l’elemosina che farete per ottenere gli sguardi (benevoli) di Dio1 vi sarà raddoppiata.

  1. Alla lettera: che farete ricercando la faccia di Dio.