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244 il corano,


CAPITOLO XLI.

i sviluppati1.

Dato alla Mecca — 34 Versetti.

In nome di Dio clemente, e misericordioso.

1.  H. M. Ecco il Libro mandato dal Clemente, dal Misericordioso.

2.  Un libro i di cui versetti, chiaramente sviluppati, formano un Corano arabo per gli uomini che hanno intelligenza;

3.  (Un libro) che annunzia, ed avverte; ma la maggior parte degli uomini se ne allontana e non vuol sentirlo.

4.  Dicono I nostri cuori sono (avviluppati) in invoglie, (e chiusi) al culto al quale ci chiamate; siamo sordi; un velo ci separa da voi. Agite (come vi piace), e noi agiremo (come ci piacerà).

5.  Di loro: Sì certo, io son un uomo come voi, a cui è stato rivelato che il vostro Dio è il Dio unico; andate direttamente a lui, ed implorate il suo perdono. Guai a coloro che associano (altri Dii a Dio);

6.  Che non fanno elemosina, e negano la vita futura!

7.  Quei che avran creduto, e praticata la virtù riceveranno una ricompensa eterna.

8.  Di’ loro: Crederete voi a colui che ha creato la terra nello spazio di due giorni? gli darete forse degli eguali? Egli è il padrone dell’universo.

9.  Ha stabilito le montagne sulla sua superfície, l’ha benedetto, vi ha distribuito gli alimenti in quattro giorni2 egualmente per quei che domandano.

10.  Quindi è andato a stabilirsi in cielo che era fumo, ed ha gridato al cielo, ed alla terra: Venite a me, o volentieri o per forza. Veniamo volentierissimo.

11.  Allora divise il cielo in sette cieli nello spazio di due giorni; a ciascun cielo indicó le sue funzioni. Adornammo di faci il cielo più vicino (alla terra), e gli destinammo dei custodi. Tale fu il decreto del Possente, del Sapiente.

12.  Se s’allontanano per non sentire, di’ loro: Vi annunzio la tempesta simile a quella di Ad e Themud.

13.  Quando sorgevano in mezzo ad essi apostoli da ogni parte, e lor gridavano: Adorate Dio solo, essi rispondevano: Se Dio avesse voluto (convertirli) avrebbe mandato degli angeli. Non crediamo alla vostra missione.

14.  Ad s’era ingiustamente insuperbito sulla terra; i suoi figli dicevano: Chi è mai più forte di noi? Non hanno essi riflettuto che Dio, che gli avea creati, era più forte di loro? Negavano perciò i nostri miracoli.

15.  Mandammo contro essi un vento impetuoso per far loro subire il gastigo dell’ignominia in questo mondo. Il gastigo dell’altro è ancor più ignominioso: Non troveranno chi li difenda.

16.  Avevamo da pria diretto Themud, ma egli preferì l’acciecamento alla direzione. Una tempesta del gastigo ignominioso precipitò sui suoi popoli in punizione delle loro opere.

17.  Salvammo quei che credevano, e temevano Dio.

18.  Avvertili del giorno in cui i nemici di Dio saranno radunati dinanzi al fuoco, e cammineranno a gruppi.

  1. Il titolo di questa sorata è nel versetto 2.
  2. Contando i due giorni impiegati a creare la terra.