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250 il corano,


52.  Così per nostro volere lo spirito t’ha parlato, a te che non sapevi ciò che era il Libro, o la religione. Noi ne abbiam fatto una luce mediante la quale dirigiamo quei nostri servi che ci piace. Tu ancora dirigili verso il sentiere dritto,

53.  Verso il sentiere di Dio, di colui a cui appartiene tutto cio che è nei cieli e sulla terra. E non ritornerà tutto a Dio?


CAPITOLO XLIII.

ornamenti d’oro.

Dato alla Mecca.— 89 Versettl.

In nome di Dio clemente e misericordioso.

1.  H. M. Lo giuro per il Libro evidente,

2.  L’abbiamo mandato in lingua araba, acciocchè lo comprendiate.

3.  Esso è rinchiuso nella madre del Libro1 che è qui; è sublime, e pieno di saviezza.

4.  Allontaneremo forse da voi l’ammonizione perchè siete un popolo di trasgressori?

5.  Quanti profeti abbiam noi mandati ai popoli passati.

6.  Non è venuto un sol profeta fra loro che non l’abbiano preso in derisione.

7.  Annientammo popoli più forti di questi (quei della Mecca); vi è l’esempio degli antichi.

8.  Se tu domandi loro chi è il Creatore del cielo e della terra, risponderanno: È il Possente, il Savio.

9.  È Dio che v’ha fatta la terra per essere come il vostro letto; vi tracciò delle strade per guidarvi.

10.  È lui che fa piovere con misura. Con quest’acqua facciam risorgere la terra morta. Così voi ancora sarete risuscitati.

11.  È lui che ha creato per voi coppie d’ogni specie; per trasportarvi ha creato bestiami, e vi ha fatto fare navi;

12.  Affinchè vi restiate sopra solidamente, e perchè in gratitudine (di questi benefizj) quando vi siete sopra forti ed in equilibrio, vi ricordiate de’ benefizj del vostro Signore, e perchè diciate allora: Gloria a colui che ci ha sottomessi (questi animali e queste navi) noi non vi saremmo giammai riusciti.

13.  Noi ritorneremo al nostro Signore.

14.  Nonostante gli hanno attribuito dei figli fra i suoi servi. L’uomo è veramente ingrato!

15.  Forse Dio avrebbe scelto delle figlie fra le sue creature, e vi avrebbe scelti per figli suoi?

16.  E pure quando si annunzia ad alcuno di essi la nascita di un essere ch’egli attribuisce a Dio, la sua faccia si cuopre di tristezza, ed è come soffocato. (1)

  1. La madre del Libro è il prototipo, l’originale del Corano, come pure di tutti i libri rivelati. Questo prototipo è immutabile, ma i suoi sviluppi possono variare secondo i secoli e gli uomini ai quali è destinato un libro sacro; è in questo senso probabilmente che bisogna intendere la distinzione dei versetti del Corano data al cap. 3, ver. 3.