Pagina:Cordelia - Dopo le nozze, Milano, Treves, 1882.djvu/70

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56 a chi lo scettro?


e lo persuaderà colla sua grazietta ad appagarla in tutto ciò che desidera. È vero che chi concede può anche negare; e in questo modo la donna viene a riconoscere la superiorità di lui, ma ha il vantaggio di rinunciare ad una parte di responsabilità, cosa che alle volte riesce molto comoda, e toglie al marito il diritto di rimproverare la moglie, se la cosa chiesta non riesce. In conclusione — quando si ottiene ciò che si desidera — quando si riesce a far volere a nostro marito quello che vogliamo noi, sia pure colla forza della persuasione, possiamo vantarci d’essere potenti, e non dobbiamo badare a tanti cavilli.

Del resto è così bello e piacevole poter appoggiarsi sopra un braccio sicuro e aver consiglio e protezione, che la nostra sorte è piuttosto da invidiare che da compiangere, e tutte le donne che non soffrono di star soggette e si vorrebbero emancipare, devono essere o molto infelici o molto prepotenti. È vero che sta in nostro potere di far molto per modificare e migliorare il carattere