Pagina:Cordelia - Dopo le nozze, Milano, Treves, 1882.djvu/71

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a chi lo scettro? 57


del marito, ma non si potrà certo ridurlo nostro schiavo, anzi credo che la maggior parte di noi non vorrebbe nemmeno una cosa simile, perchè ove si volesse sempre in ogni occasione ridurlo a fare il nostro piacere, si finirebbe col non stimarlo più e poi col cessare di amarlo.

Però in ogni caso l’uomo non deve approfittare della sua superiorità per tenere oppressa la moglie, ma deve trattarla come amica e compagna ed essere verso di lei generoso; tutto concederle quando ciò che essa chiede sta nei limiti del possibile, nel mentre essa dal canto suo deve pensare che tanto più regna nel cuore di lui, quanto più gli si mostra umile e sottomessa.

Dove la influenza della donna è invece potente, dove la sua autorità illimitata, è verso i figliuoli. Basta che ne sappia usare a tempo e luogo. Non dico che anche il padre non abbia sui figli una certa autorità, ma portato dai suoi affari o dalle consuetudini a condurre una vita più esteriore che casalinga, la sua autorità è a sbalzi e sen-