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172 la musica e il teatro


ganni e per giunta, salvo in certi casi, non è priva di pericoli e d’insidie.

Tutti conoscono la vita delle grandi artiste, sia liriche che drammatiche, la stampa sparge le loro notizie ai quattro venti si sa come vivono, che cosa mangiano, come viaggiano, di che cosa si occupano; i giornali ne descrivono le vesti eleganti, i gioielli degni di adornare regine sul trono, fanno balenare agli occhi del pubblico come i tesori di Golconda; nel mondo si ripercuote l’eco dei loro trionfi, gli uomini sono ai loro piedi come schiavi, pronti ad ogni sacrifizio, per appagarle, tutte le signore fanno loro festa, ne imitano gli abbigliamenti e procurano d’indovinare il segreto che possiedono per poter, vere trionfatrici, trascinar dietro a sè una folla esultante.

Ma la vita di quelle che al pari delle compagne fortunate si sono date all’arte piene d’illusioni e di speranze e sono rimaste al mezza strada troppo tardi per scegliere