Pagina:Cristoforo Colombo- storia della sua vita e dei suoi viaggi - Volume II (1857).djvu/143

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capitolo ottavo 123

sbozzo, scritta in parte da mano straniera; un embrione senza coordinamento. I passi raccolti, le autorità diversamente classificate, non procedono unite col ragionamento, ed offrono un semplice apparecchio di materiali. È egli permesso di giudicare di un’opera da frammenti di abbozzo, compendiati e tronchi da quattordici mutilazioni? l dotti Religiosi che aiutarono Colombo nel suo lavoro, non lo giudicaron essi un’«opera stravagante.» Al sapiente teologo de’ Certosini di Siviglia fu noto questo libro nella sua interezza, vale a dire finito e integrato dalle quattordici pagine che una mano colpevole ha poscia furate allo schizzo, solo esemplare che ce ne sia rimasto. Queste quattordici pagine avevano dovuto formar la parte più importante del lavoro; Muñoz e Navarrete ne convengono1. Avendo il padre Gaspare Gorricio posseduto intero questo manoscritto, se n’era desso formata una opinione molto diversa da quella di Humboldt.

ll dotto certosino diresse più d’una lettera all’Ammiraglio intorno a questo argomento. Appena ebbe ricevuto e letto il suo manoscritto, gli scrisse che si applicherebbe con tanto maggior calore a secondare le sue intenzioni, in quanto che sperava di aguzzare la sua intelligenza mercè d’una occupazione così salutare, consolante, istruttiva, così stimolante al servizio di Dio2, cosi profittevole al bene come all’onore della Spagna e di tutta la Cristianità. Dopo di avere seriamente esaminata l’opera, confessava di non potervi aggiungere che poco, perché Colombo aveva già raccolto il fiore di tutte le autorità, sentenze, parole e profezie nelle Sante Scritture, e ne’ glossatori; onde trovava che non gli rimaneva altro che spigolare poveramente: nondimeno, si dava a tale studio con unzione, edificazione e conso-

  1. “Pero le falten catorce hojas que han cortado, y es factible fuese lo mejor de la obra.” — Nota alla collezione del manoscritto mutilato fatto dall’istoriografo a Siviglia il 14 marzo 1784.
  2. “Esperando de mi enseñar y despertar mi entendimiento en cosa tan salutifera, consolatoria, admonitoria y provocativa al servicio de Nuestro Señor Dios, y al pro é honra destos Nuestros Reyes é de toda la religion Cristiana.” — Respuesta del P. D. Frey Gaspar Gorricio. — Coleccion diplomática. Docum.,.n° cxl.