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126 libro terzo

a queste probabilità, ne fece di questa possibilità il punto fondamentale del suo ragionamento.

L’adempimento delle profezie, l’infallibilità della parola di Dio, tale è la base della sua dimostrazione. «Nostro Signore ha detto, che, prima della consumazione di questo mondo, tutto ciò che è stato scritto accadrà.1»: e di qua, per una serie di ragionamenti, che una mutilazione di quattordici pagine c’impedisce apprezzare, conchiude la necessità di liberare prontamente il Santo Sepolcro, nè già affine di assicurare alla Spagna un vantaggio politico, ma per farne dono alla Chiesa Cattolica.

Ciò che ambiva il discepolo del Verbo, era, liberando dal giogo degl’infedeli la terra de’ miracoli, di riunire Gerusalemme a Roma, di dare la tomba del Salvatore al Successore del Principe degli Apostoli. Cosi la Palestina sarebbe appartenuta alla Santa Sede, secondo il legame naturale che unisce all’antica la nuova Gerusalemme, come l’antica legge al Nuovo Testamento. I Luoghi Santi sarebbero stati aggiunti al dominio di san Pietro, qual appanaggio del diritto di primogenitura apostolica. La quistione de’ Luoghi Santi, nodo gordiano degli interessi religiosi dell’avvenire, sarebbe stata sciolta dall’oro del Nuovo Mondo, o troncata dalla spada del suo rivelatore, e non avrebbe potuto servire attualmente di pretesto all’ambizione degli scismatici Greci e Russi, i quali osano pretendere d’esser essi la Chiesa Ortodossa. Non si sarebbero vedute nazioni separate dalla Comunione Romana, governi protestanti e panteisti, venire audacemente a disputarsi, come una parte di eredità, paterna, privilegi, che, pei diritti dell’antica possessione, del martirio, della cavalleria, appartengono alla sola Chiesa cattolica, apostolica romana, e, dopo di lei alla Francia, sua figlia primogenita.

Cristoforo Colombo calcolò, che col prodotto de’ suoi diritti di decima, potrebbe sostenere la impresa: combinava il suo

  1. “Nuestro Redentor dijo que antes de la consumacion deste mundo se habrá de complir todo lo questaba scritto por lss profetas.” — Libro de las Profecias, fol. iv. Carta del Almirante al Rey y á la Reina.