Pagina:Cristoforo Colombo- storia della sua vita e dei suoi viaggi - Volume II (1857).djvu/214

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194 libro quarto

e di liquori1. Facendo accostare il canotto, ardì scendere a terra ed avanzarsi solo in mezzo a loro: offrì di seguirli alla guerra; ricusarono, dicendo ch’era inutile. Egli rientrò in barca e rimase tutta notte a spiare le loro mosse. Quella notte medesima era stata scelta per l’esecuzione del loro disegno. Vedendosi scoperti, presero il partito di tornare a Veragua, mentre l’intrepido Mendez riedeva alla Capitana a far la sua relazione all’Ammiraglio: «raccontai, dice, ciò ch’era avvenuto, ed egli l’apprezzò infinitamente.»

Incoraggiato da questo primo successo e dai ringraziamenti dell’Ammiraglio, il bravo Diego Mendez si offerse di andar a spiare i selvaggi nel proprio campo: questo era il colmo dell’ardimento: siccome meditava uno stratagemma, gli bisognava un compagno, e lo trovò. Non è cosa che riesca meglio dell’audacia. Un giovane aspirante della Biscaglina, Rodrigo di Escobar, accettò d’andar seco. Fra via Diego Mendez incontrò due canotti d’Indiani stranieri, e seppe da loro che il disegno, sturbato dalla sua presenza, verrebbe messo ad esecuzione notturnamente fra due giorni: li pregò di condurlo, sino a Veragua nei loro canotti: ne lo dissuasero, perché dicevano che in giungere verebbero trucidati2. A forza di istanze, ottenne di essere sbarcato in faccia ai villaggi indiani: là i guerrieri di Quibian gli attraversarono la via: Diego Mendez finse di venire nella sua qualità di chirurgo, per guarire il loro capo della sua ferita e lo lasciarono passare.

La casa di Quibian posta sopra un’eminenza, occupava il centro di una piazza decorata in giro da trecento teste di vinti. Non badando a quegli orridi trofei, Mendez giunse alla porta del palazzo: a vederlo uno stuolo di donne e di fanciulli che stavano

  1. “Cuando hallé al pie de mil hombres de guerra con muchas vituelles y brevages.” — Relacion hecha por Diego Mendez de algunos acontecimtientos del último viage, etc.
  2. “É yo les rogué me llevasen en sus canoas el rio arriba, y que gelo pagaria; y ellos se escusaban aconsejándome que en ninguna manera fuese, porque fuese cierto que en llegando me matarian á mi y al compañero que llevaba.” — Relacion hecha por Diego Mendez de algunos acontacimientos del último viage, etc.