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196 | libro quarto |
nuotò e scampò. Questo incidente fece addoppiare la vigilanza sugli altri prigionieri.
Ordinato l’imbarco di Quibian e de’ suoi, l’Adelantado aveva inseguito l’esercito indiano; ma erasi questo disperso in boscaglie impenetrabili: egli si ristrinse, pertanto, ad esercitare i suoi diritti di conquista sulla casa di Quibian. L’oro non abbondava nella dimora del possessore delle più ricche miniere allora conosciute: non vi trovò che sei grandi specchi d’oro, due corone, diverse piastrelle e ventitrè gioielli1. Il tutto insieme poteva valere trecento scudi d’oro2, e li portò all’Ammiraglio. Per ricompensare questa abilità di esecuzione, che non era costata una goccia di sangue, prelevati i diritti regi, Colombo diede all’Adelantado una delle due corone d’oro, e distribuì il rimanente fra gli uomini che lo avevano accompagnato.
Sopraggiunsero pioggie abbondanti, che permisero di tirare le tre caravelle fuor dell’imboccatura: ma il cumulo della sabbia era così alto che non si potè, a malgrado che penetrassero poco nell’acqua, farle passare senza scaricarle interamente: quando furono in mare, bisognarono diversi giorni per trasportare a bordo colle scialuppe il carico, e distribuirlo in un colla zavorra. L’Ammiraglio aveva gettato l’áncora ad una lega dall’imboccatura, aspettando un vento favorevole per andare direttamente alla Spagnuola, donde avrebbe mandato alla piccola guarnigione rinforzi e provvigioni prima della sua partenza per la Castiglia. Quibian intanto, uscito dai flutti, si aggirava per le abitazioni de’ suoi sudditi, e ne infiammava l’odio contro gli Spagnuoli: nascoso tra gli alberi, spiava i loro movimenti e preparava segretamente la sua vendetta.
- ↑ Inventario della presa disteso dal notaio reale Diego de Porras. — Relacion del oro que trajo el Adelantado de Veragua, cuando trajo preso al Cacique e ciertas piezas de guani.
- ↑ Il P. Charlevoix, Storia di San Domingo, lib. IV.