Pagina:Cristoforo Colombo- storia della sua vita e dei suoi viaggi - Volume II (1857).djvu/244

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224 libro quarto

mente in un argomento sì delicato, e la gravità delle circostanze infondono a questo misterioso colloquio il più vivo interesse!

L’Ammiraglio e il suo capitano di padiglione erano soli davanti a Dio. Ecco le parole di Colombo:

«Diego Mendez, figlio mio, nessuno di quelli che sono qua, eccettuato tu ed io, conosce il pericolo in cui versiamo, a motivo del nostro picciol numero e della moltitudine degl’Indiani selvaggi, il cui carattere è incostante e capriccioso: quando venisse loro il ghiribizzo di arderci in queste due navi, che abbiam convertite in case di paglia, potranno farlo facilmente da terra, e bruciarci tutti. L’accordo che fermasti con essi, perchè ci portino viveri, può quando che sia non convenir loro più, e non v’avrebbe motivo di sorpresa in noi, se dimani non ci portassero più nulla: non siamo in istato di procurarci viveri a viva forza, e dovremo starcene a quello che vorranno. Ho pensato ad un mezzo per trarci d’impaccio, se tu lo trovi acconcio: e sarebbe che qualcuno si avventurasse sul canotto che hai comprato, per andare all’isola Spagnuola, e quivi procacciarsi una nave, la cui mercè uscire dallo stato pericoloso in cui ci troviamo. Dimmi su di ciò la tua opinione1

Diego Mendez rispose: «Signore, io vedo perfettamente il pericolo che ci minaccia, il quale è più grande assai che non si possa imaginare: considero il progetto di andar da qui all’isola Spagnuola con una navicella così piccola come quel canotto, non solamente cosa molto difficile, ma eziandio quas’impossibile, perche non conosco anima riva che fosse per osare avventurarsi2 a traversare un golfo di quaranta leghe, fra isole in: cui il mare e tanto impetuoso.»

Detto ciò v’ebbe un istante di silenzio.

Colombo non replicò, perchè non aveva nulla da opporre.

    ledo È da notarsi che il primo di detti sette gentiluomini era l’onorevole Diego de Arana, nipote di Beatrice Enriquez, parente in qualche modo della Vice-Regina.

  1. “Decidme vuestro parecer.” — Testamento olografo di Diego Mendez, fatto a Valladolid, il 19 giugno 1536.
  2. “No sé quien se ose aventurar á peligro tan notorio.” — Testamento olografo di Diego Mendez, fatto a Valladolid, il 19 giugno 1536.