Pagina:Cristoforo Colombo- storia della sua vita e dei suoi viaggi - Volume II (1857).djvu/278

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258 libro quarto

da potersi fare, Porras rispose che si procaccerebbe colla forza ciò che non gli si concedeva di buon grado; e, detto questo, congedo i due ufficiali.

Tuttavia, temendo Porras che la promessa del perdono e la speranza di una pronta partenza non influisse sovra alcuni uomini della sua masnada, sicchè tornassero alle caravelle, negò l’arrivo di veruna nave; e disse loro che quell’apparizione di nave era una pura illusione operata dall’Ammiraglio che sapevasi essere un molto abile negromante1; perocchè, caso che si fosse presentata qualche nave, Colombo sarebbevisi subito gettato dentro con suo figlio e con suo fratello per salvare la propria vita, invece di marcire vergognosamente sulle caravelle. Non potendo quelle anime sordide comprendere la nobiltà dell’Ammiraglio, e la generosità del suo messaggio, si arrendettero a questa dimostrazione, tanto che Porras «li persuase d’impadronirsi della persona dell’Ammiraglio, e d’impossessarsi di quanto si trovava nelle sue navi2

l ribelli, condotti dal loro capo, si avvicinarono alla baia Santa Gloria, e vennero a stabilirsi nel villaggio indiano di Maima3.

Questa masnada insolente e furiosa si componeva sopratutto di genti di Siviglia, e rappresentava la fazione sivigliana nemica accanita di Colombo. Sulle caravelle non la si chiamava che col nome di Siviglia; perocchè si era formata meno assai per l’ascendente personale di Porras, che per le predisposizioni ostili de’ suoi compatrioti. Al nome indiano di Maima fu da quel punto sostituito quel di Siviglia, e anche oggidì, poscia che scomparvero dalla Giamaica tutti gli antichi nomi spagnuoli; sendo la Giamaica diventata preda degli Inglesi, questo nome significativo di Siviglia sussiste eccezionalmente, in mezzo ai nomi britannici, a perpetuare la memoria della perfidia e della

  1. Las Casas, Historia de las Indias, lìb. II, cap. xxxv. Ms.
  2. Herrera, Storia generale dei viaggi e conquiste dei Castigliani nelle Indie occidentali. Decade l, lib. VI, cap. vii.
  3. “Ad una popolazione d‘Indiani che si chiamava Maima, dove poi i cristiani fabbricarono una popolazione che nomarono Siviglia.” — Fernando Colombo, Vita dell‘Ammiraglio, cap cvii.