Pagina:Cristoforo Colombo- storia della sua vita e dei suoi viaggi - Volume II (1857).djvu/51

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capitolo terzo 31

del cacico veniva attribuita alla regina Anacoana, cui elevate inclinazioni disponevano favorevolmente a pro degli Spagnuoli. Nondimeno, don Bartolomeo non credette di dover difierire più oltre ad assoggettare questo regno, il solo che non avesse peranco riconosciuta la sovranità della Castiglia. Al vantaggio di non lasciare un tale esempio d’indipendenza dinanzi ai cacichi sottomessi, si univa l’occasione di occupare utilmente e di mantenere nella disciplina uomini che l’ozio corrompeva, e avversione alle fatiche manuali inaspriva. L’Adelantado mosse verso Xaragua pronto alla guerra, senza desiderarla, e sotto apparenze di una escursione topogralica. Behechio, sommamente suscettivo nel suo orgoglio, al primo sentore di quella visita raccolse in armi circa quarantamila uomini, che divisi in coorti, e protetti dallo spessore degli alberi, seguivano senza essere visti la marcia degli Spagnuoli. Ma in breve, pe’ consigli di sua sorella Anacoana, richiamo le sue genti.


§ II.


Anacoana non era solamente la prima poetessa dell’isola; ne formava altresì la poesia più soave: la sua persona, la sua vita, i suoi concetti avevano dell’incantevole: ell’era ispiratrice prima di essere ispirata, autrice di ballate, di poesie parlate e cantate con accompagnamento di danze e pantomime: il credito letterario di Anacoana rendeva nazionali i balli di sua invenzione; e tutti i sovrani dell’isola si trovavano tributari della sua coreografia: regina della lingua, del cerimoniale, de’ giuochi e de’ piaceri, ell’aveva messi alla moda i suoi acconciamenti, i suoi mobili e i fiori che preferiva: il suo palazzo era pieno di utensili eleganti, di frivolezze graziose, di strumenti fragili, piccoli capolavori dell’arte indigena; erano panieri di tessitura trasparente, stoviglie, per bere, cesellate o dipinte, stofie tinte di vivi colori, seggiole pieghevoli e leggere, letti aerei,ventagli non più visti, maschere ornate d’oro, e monili di conchiglie. Nè meno dell’eleganze Anacoana studiava le dolcezze della vita: aveva