Pagina:Cristoforo Colombo- storia della sua vita e dei suoi viaggi - Volume II (1857).djvu/59

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capitolo terzo 39

Egli sapeva che Pedro Margarit e i disertori collegati contro Colombo non avevano al loro ritorno in Ispagna ricevuto alcun castigo. Sicurato di protezione nel caso che gli riuscisse felicemente un qualche tentativo contro l’Ammiraglio suo benefattore, costui aveva, da quel momento, cominciato a procurarsi cavalli, armi, ed a formarsi un partito. Roldano pretendeva di essere la sola autorità dell’isola; non riconosceva quella dell’Adelantado, dicendo che per la Sua carica avanzava in potestà l’Ammiraglio, e che i Re non avevano ratificata la elezione che questi avea fatto del proprio luogotenente. Egli aveva saputo che Ferdinando, ad istigazione di Fonseca, si era adontato di quel titolo di adelantado dato dall’Ammiraglio a suo fratello don Bartolomeo. Per interessare alla sua causa gl’indigeni e far che abbracciassero le sue accuse contra l’Adelantado, si mostrò sopratutto indegnato che don Bartolomeo facesse trasportare in Castiglia Indiani del territorio della Concezione, presi coll’armi alla mano quando si sollevò il Guarionex: portossi quale lor difensore, dichiarando che nella sua qualità di grangiudice non poteva consentire a quel trasporto troppo contrario alle note intenzioni della Regina: in nome, pertanto, dell’umanità e del rispetto dovuto alle leggi, Roldano si sollevava contro un’autorità usurpata, ed una violazione del diritto naturale. Uomo non meno astuto che audace, prese qual pretesto della sollevazione la circostanza che don Diego Colombo aveva fatto entrare la caravella nel picciolo porto, invece di lasciarla, come dianzi, nella rada; lo che provava che non voleva che si potesse tornare in Ispagna: così il pretesto di tal ribellione non aveva nulla di nuovo; era, come quello di Bernal di Pisa, come quello di Pedro Margarit e de’ suoi aderenti, il desiderio di ripatriare.

Diffatti, reso consapevole della trama, don Diego Colombo aveva fatto entrare nel porto la caravella, per meglio assicurarne la guardia durante la notte. Affine di offrire un alimento alla vanità del giudice cospiratore, don Diego lo incaricò di condurre quaranta soldati nel distretto della Concezione, per mantenervi l’ordine: ma appena si sentì sostenuto da quegli