Pagina:Cristoforo Colombo- storia della sua vita e dei suoi viaggi - Volume I (1857).djvu/152

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144 libro primo

carla di favorire la mia impresa. Io sono certo che quelli che udiranno la cosa, se ne faranno beffe; ma se l’Altezza Vostra vuol darmi i mezzi di eseguirla, qualunque sieno gli ostacoli che mi si appresenteranno, spero di farla riuscire.»

Questo stile retto, fermo e conciso, in cui i fatti tengon luogo di parole, porta l’impronta del carattere dell’Uomo.

A questa lettera non fu data risposta. Come il suo autore aveva preveduto, probabilmente quelli a cui fu comunicata se ne beffarono, e il re fece com’essi. Colombo aspettò senza scoraggiarsi; continuando, però, a cercar nuovi mezzi per essere ascoltato. Finalmente, dopo tanti dispiaceri sofferti in silenzio, riuscì a fare conoscenza coll’antico Nunzio Apostolico, monsignor Antonio Geraldini: a preghiera della Regina, questo prelato era tornato in Ispagna per compiervi l’educazione dell’Infanta, sua primogenita.

L’alta intelligenza di Antonio Geraldini lo disponeva ai grandi concepimenti: di ventidue anni era stato coronato col lauro d’oro fra gli applausi di quasi tutta l’ltalia: secondo Apostolo Zeno .aveva composto, fra l’altre notevoli poesie, dodici elegie sulla vita del Salvatore: la sua precocità negli affari non allentava la generosità del suo spirito. Appena ebbe conosciuto Colombo, l’antico Nunzio risentì per lui una viva attrazione, e si trovò suo amico, non credendo essere che suo protettore: parlò del progetto di lui coi primi personaggi della Corte, sopratutto col grande cardinale di Spagna, don Pedro Gonzales de Mendoza, ch’era altresì gran cancelliere di Castiglia, e che, per la sua potente influenza, veniva soprannominato terzo re delle Spagne.

A richiesta dell’antico Nunzio, il gran Cardinale accolse il navigatore straniero. Più abituato agli affari del priore di Prado, e misurando gli uomini al primo gettarvi su gli occhi, appena ebbe veduto Colombo, comprese la sua superiorità: dopo uditolo, gli diede la sua stima, e concepì sì alta opinione della sua persona, che, prestatogli fede, anche senza investigar profondamente il merito del suo progetto, cosa che non poteva immediatamente fare, ne parlò ai re. Per questa benevola intromissione, Colombo potè finalmente ottenere udienza.