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360 libro secondo

riparare in una baia del capo Santa Croce, ove gl’indigeni gli recarono pane di cassave, pesci cotti, uccelli, e frutti d’ogni specie.

L’ammiraglio spese tre giorni a far riposare gli equipaggi, ed a riparare i guasti della sua nave. Durando il vento contrario ad attraversare la sua andata ad Hispaniola, spiegò le vele il 22 luglio, e viaggio di nuovo verso la Giamaica, per finire di riconoscerla. Qua pure tempeste regolari l’assalivano tutte le sere; le sue navi e le sue genti ne soffrivano fortemente. Ricercando la cagione di questa particolarità, il suo spirito investigatore la trovò nell’abbondanza delle foreste, e nell’elevazione de’ dossi isolati coronati da una vegetazione impenetrabile: notò che le piogge, per lo passato regolarissime anche alle Canarie, a Madera e alle Azzorre, erano di molto scemate dappoichè una gran parte di lor boschi era stata tagliata.

Essendosi il vento voltato al nord-est, l’ammiraglio veleggiò verso la Spagnola, e andò così sicuro alla volta della colonia, che l’indomani, 20 agosto, giungeva al capo occidentale di quella, totalmente sconosciuto, e che pose sotto l’invocazione dell’arcangelo San Michele. Il sabato 23, un gran canotto, che portava un cacico, si accostò alle caravelle, dicendo ad alta voce in castigliano: «ammiraglio, ammiraglio, donde congetturate voi che questo capo debba essere d’Hispaniola?» Diffîatti, egli nol sapeva; vi si trovava, nondimeno, venuto in diritta linea e con tale precisione che sapea di prodigio. ll suo disegno era di andar diritto alle isole Caraibe.

Considerando quella razza empia che da molti secoli desolava gli splendidi soggiorni apparecchiati dalla Provvidenza alla pace ed alla felicità de’ suoi figli, ricordando la permanente violazione delle leggi dell’umanità di cui essa bruttavasi, la sua ghiottoneria omicida, l’impunità onde s’inorgogliava, le stragi che faceva di popolazioni pacifiche, le quali fremevano di orrore al solo suo nome; Colombo, io dico, considerando la iniquità di quel popolo, risolvette di renderselo soggetto, di costringerlo a lavorare a pro delle tribù che dianzi decimava, attirando cosi la riconoscenza dei beneficati e liberati verso i Cristiani, di cui era sperabile che fossero per abbracciare la religione. In aspet-