Pagina:Cronica de matematici.djvu/100

Da Wikisource.
80

computo maggiore, dal quale egli riportò molta lode. Scrisse anco un trattato dell’Equazione de Pianeti. Publicò parimente un libro della quadratura del cerchio; se però fù egli, che lo diede fuori, il che non può persuadersi Giovanni Buteone per la soverchia rozzezza, & imperfettione di quell’opera. Scrisse in oltre un libro del Quadrante, un Calendario, e molti altri Trattati.

[1269]VITELLIONE di Natione Polacco, ò Turingo, e secondo Giovanni di Monteregio, Tedesco, fù acutissimo Matematico, & avanzossi grandemente nelle cose di Perspettiva, onde ne scrisse quella bellissima fatica, la quale stampata da Federico Risnerio con quella di Alazeno si legge, nella quale si comprendono non solo le cose di Perspettiva, ma quelle delli Specchi ancora, che sono loro familiari. Alcuni hanno voluto riprenderlo in qualche cosa, ma non è meraviglia poiche humana cosa è l’errare. Scrisse anco Vitellione un’opera di Geomantia, la qual professione con l’altre di quel genere è da Sacri Canoni proibita. Imitò, e seguì in gran parte Vitellione la Dottrina d’Alazeno.

[1270]ABILFEDEA Prencipe della Siria, e della Persia grandissimo Cosmografo de suoi tempi, e da alcuni paragonato à To-


lomeo,