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Pagina:Cronica de matematici.djvu/23

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del lume, e dell’oscuratione della luna, e ciò consegnasse à gli scritti. Tentò la quadratura del cerchio, come s’ha dall’istesso Plutarco nell’opuscolo dell’essilio. Fù perspettivo, & adattò la detta facoltà alla pratica delle scene. Vitruvio al libro settimo.

[86][437]HIPPIA Eleo gran Sofista, buon Matematico, e grande Architetto, e Mecanico fù eccellente, come s’ha da Luciano, & altri, nelle cose Geometriche, nelle Aritmetiche, nelle Musiche, & in tutte l’altre, che à queste s’accompagnano. Trovò, come scrive Proclo, la linea quadrante, e scrisse de gl’accidenti proprii, ò simptomi di lei.

[86][435]MATRICETA Metinnese di Patria, & è Metinna Città di Lesbo, fù grande Astrologo, e bonissimo osservatore dell’alterationi dell’Aere, come nota Teofrasto.

[86][433]CLEOSTRATO da Tenedo contemporaneo di Matriceta, e della stessa professione, osservò l’imagine del Zodiaco, e fù il primo, che s’avvide, le Stelle de capretti nell’imagine dell’Auriga essere tempestose. Scrisse l’ottoeteridi, osservò le mutazioni de tempi, e fedelmente le predisse; perciò fù nel libretto de segni delle piogge commemorato da Teofrasto.

[86][432]EUTEMONE Ateniese Astrologo osservò la quantità dell’anno, & e i pronosti-

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