Pagina:Cumano - Considerazioni tecnico-economiche sulla ferrovia complementare da Treviso a Belluno per Feltre.djvu/23

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Però qui non si tratta semplicemente di speculazione ma anzi di questione morale. Se una Società indigena locale si costituisce perchè vorremo dare i nostri utili ad una Società di capitalisti stranieri? Il denaro guadagnato sul sito si spenda sul sito, e si semini la prosperità dove si sono fatti i sacrifici.

VI.

Con due treni ascendenti e due treni discendenti giornalieri nella stagione invernale, e coll’aumento d’un altro convoglio di andata e ritorno nell’estate, e limitando al puro bisogno il personale, la Direzione e l’Amministrazione, anche col sistema misto da addottarsi, la spesa chilometrica annua non può differire da quella da me espressa nel 1866, cioè di L. 500 o al chilometro, vale a dire pegli 83 chilometri L. 415,001

Anche gl’introiti non possono differire da quelli in allora stabiliti, cioè: L. 12,954 al chilometro; ma per semplicità di calcolo, riterrò che la rendita lorda chilometrica sia solo di L. 12,500.

Ora che abbiamo i dati delle spese, sia di costruzione che d’esercizio, nonchè i prodotti lordi della linea, passeremo ad esaminare la posizione e l’avvenire finanziario della nuova Società.


  1. In via d’incidenza farò osservare, che il Bosco del Cansiglio, diventando proprietà della Società ferroviaria, fornirebbe esuberantemente il combustibile necessario alla locomozione, ed al riscaldamento delle stazioni, senza calcolare le traversine che fornirebbe all’armamento della strada, ed il legname occorrente alla costruzione e manutenzione dei ponti, baracconi provvisorii, ecc., ciò che costituirebbe per sè un capitale rilevante da dedursi alle spese preventivate.