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XIII

Discorso di Clinia

[Sviluppo delle scienze — Primitiva identitá di scienza e religione — Progressi della scienza di mano in mano che si conosce piú particolareggiatamente l’immensa catena di esseri intercedenti tra la divinitá e gli uomini — Distinzione delle scienze in morali e fisiche — Contatti tra le une e le altre — Dialettica, scienza delle scienze — Sofistica — Suoi danni — i° credere di sapere ciò che s’ignora — 2° credere d’ignorare ciò che si sa — Il vero è l’ente — Idee sensibili e idee intellettuali — Varie opinioni sull’origine delle idee — Impossibile saperne nulla di certo — Fallacia delle sensazioni — Necessitá dell’eliminazione deMe apparenze — Dottrina della scuola eleatica sull’ente — Xenofane, Empedocle e Parmenide — Teorie italiche sulla duplicitá o molteplicitá degli enti — Talete, Anassimene, Anassagora — Unitá e indivisibilitá dell’ente — Diodoro e Diogene, e loro disputa sul moto — Metodi e studi dei dialettici italici — Scienza delle categorie — Opere di Archita — Logica — Grammatici — Retori — Eloquenza — Oratoria pochissimo utile alla ’ era eloquenza — Sola fonte di questa la sapienza — Sola materia, il nudo vero — Solo metodo efficace, quello matematico — Interrogazione, arma valida di persuasione Ma soltanto presso chi giá senta l’amor del vero — Gli indifferenti occorre commoverli e interessarli — Teoria aristotelica dell’eloquenza — La degenerazione dell’eloquenza in semplice arte di piacere è sintomo della decadenza di un popolo.]

— Tu vedi — mi diceva Clinia, passeggiando per la biblioteca, — tu vedi il deposito di tutto ciò che gl’italiani hanno pensato. Le scienze sono tra noi molto antiche. Ne’ primi tempi esse furon semplici e si occuparono di pochi oggetti. Col correr degli anni, il numero di questi si accrebbe, ed è stato