Pagina:Cuoco, Vincenzo – Platone in Italia, Vol. II, 1924 – BEIC 1793959.djvu/219

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Or non credi tu che quelle isole sieno state le prime ad essere abitate, e che la stirpe de’ popoli italiani si debba derivare da quegli uomini che hanno abitato i primi le alte cime de’ nostri monti? e che di questi monti quelli sieno stati i primi ad esser popolati ch’erano piú alti degli altri e piú vicini alle regioni non inondate? Col tempo le acque si sono a poco a poco ritirate; i torrenti, trascinando ogni giorno nuova terra giú dalle montagne, hanno rubato nuovo spazio al mare ; le isole si sono ravvicinate a poco a poco, si son toccate, ed han formata quella vastissima penisola, la quale, attaccata da un solo lato col rimanente della terra, va a finire in quel mare dove i poeti tanti portenti han finto della rabbia di Scilla e di Cariddi. E rifletti, ti prego, che, quanto piú t’innoltri verso quel lato per cui 1* Italia si riunisce al resto della terra, tanto piú i monti sono alti: altissimi sono quelli i quali stanno, quasi ultimo confine del paese italiano, colá dove incomincia la terra abitata dai Galli. Di lá tu vedi incominciare un’altra catena di monti, la quale divide l’Italia per metá, e ne forma quasi la schiena: dall’uno e dall’altro lato della medesima prende origine una serie di colline minori, le quali si vanno mano mano degradando, finché si livellano al piano che si stende lungo le vaste sinuositá de’ due mari. Chi potrebbe dir quanti secoli abbian dovuto scorrere per formarsi tutto quest’ampio tratto di terra? Il mare è stato a poco a poco respinto e ristretto dall’arena che i fiumi trasportan dai monti. Dai monti piú alti discendevano i fiumi piú grandi: maggiore era la quantitá dell’arena che trascinavano; maggiore l’impeto che facevan contro il mare; piú vasta in conseguenza è stata la pianura che han formata. Vastissima difatti la trovi tra l’estremitá dell’Adriatico ed i monti altissimi che dividon l’Italia dalle Gallie, ove scorre il re di tutti gli altri fiumi italiani, che noi chiamiamo Eridano ed i nostri maggiori dissero Bodingo (*). Tutte quelle terre sono nuove, occupate dagli etrusci, vale a dire da coloro che giá abitavano i monti vicini tra il (1) Plinio, Naturalis hi storia.