Pagina:Cuoco, Vincenzo – Scritti vari- Periodo napoletano, 1924 – BEIC 1796200.djvu/123

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i. Nella facoltá delle belle lettere.

I professori de’ licei, delle universitá e delle scuole speciali hanno bisogno della laurea. Ai professori de’ ginnasi basta la licenza. Ma, finché non saranno laureati, non potranno essere promossi a cattedre né de’licei né delle universitá. 2. Nella facoltá delle scienze fisiche e matematiche. Hanno bisogno della laurea tutti coloro che voglion esser professori o di universitá o di licei o di scuole speciali. Pei professori de’ ginnasi è sufficiente la sola licenza. Hanno bisogno dell’approvazione gli agrimensori. Gli architetti hanno bisogno di laurea, se voglion esser adoprati come periti dei tribunali, o aver le direzioni delle opere pubbliche. La licenza si dará dalla facoltá delle scienze fisiche e matematiche; la laurea, dall’Accademia delle belle arti. 3. Nella facoltá teologica.

Hanno bisogno di esser laureati: 1. i vescovi ed arcivescovi; 2. vicari; 3. i canonici dignitari; 4. i parrochi delle cittá che han piú di diecimila anime.

Ai parrochi delle cittá e terre che han meno di diecimila anime è sufficiente la licenza del seminario; ma debbono aver l’attestato di aver fatto un corso di agricoltura pratica e di medicina domestica nel liceo della provincia. 4. Nella facoltá medica.

Han bisogno della laurea i professori, i medici ed i chirurgi clinici di prima classe. Ai chirurgi di seconda classe, detti comunemente «salassatoli», ed alle ostetrici basterá ottener l’attestato del professore di chirurgia ed ostetricia o del liceo o dell’universitá.