Pagina:Cuoco, Vincenzo – Scritti vari- Periodo napoletano, 1924 – BEIC 1796200.djvu/15

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si vede spesso una contraddizione tra il libro ed il professore, tra il maestro vivo ed il morto. Perché tanta predilezione per questo secondo? Il primo non potrebbe dire: — c Ego cur, acquirere pauca Si possu.ni, itivideor?». — Ciò ritarda anche i progressi delle scienze; e per tutte le ragioni sembra preferibile il metodo adottato in Russia, per cui ciascuno, che intende insegnare una scienza, è obbligato di presentare il piano delle sue lezioni elementari. Noi crediamo che un metodo misto di ambedue quelli che abbiamo esposti possa dar piú vantaggi, che ne promette separatamente ciascuno di essi. Se stabilite dei libri elementari, e la scienza avvien che faccia progressi, i libri rimarranno inutili, è vero: ma, dall’altra parte, se obbligate ogni professore a proporre un’istituzione propria, fate ciò coll’idea di adottarla? Ciò sarebbe lo stesso che corrompere la scienza, perché si avranno tante istituzioni quante saranno le teste degli uomini. Che fare adunque? Stabilire i libri elementari, perché da essi realmente dipende l’uniformitá; ma nel tempo stesso esser persuasi che tai libri non possono esser perpetui; in conseguenza, vegliare alla loro emendazione, alla loro rinnovazione, e raccogliere su questo oggetto tanto importante ed insieme difficile tutti i lumi che si possono avere. Or da chi ragionevolmente se ne possono sperare di piú che da coloro i quali, volendo professare pubblicamente una scienza, si deve supporre che la conoscano profondamente? Quindi, sebbene non si permetta ai professori di seguire i propri metodi, si obbligano ad esporli, allorché pretendono una cattedra. Ciò produce due vantaggi: i. fa giudicare piú rettamente del merito de’ concorrenti alle pubbliche cattedre, tra’ quali il miglior professore non è giá quello che conosce profondamente una o due parti d’una scienza, ma bensí quello che le conosce tutte, e di tutte conosce i rapporti ed i legami, onde nasce il metodo e la disposizione; 2. conserva l’uniformitá, senza renderla servile, perché raccoglie tutti i lumi possibili, onde non esser mai al di sotto del livello in cui le scienze si ritrovano. E questo è il metodo che la Commissione ha adottato.