Pagina:Cuoco, Vincenzo – Scritti vari- Periodo napoletano, 1924 – BEIC 1796200.djvu/244

Da Wikisource.

vediamo con tanto fervore coltivata dai discepoli di Zoroastro. L’uomo, situato dalla natura in un luogo vantaggioso, ha avuto subito il comodo di esser savio; doveché gli abitatori della Battriana, in un clima meno favorito dal cielo, procurano colle chimere di formarsi un altro mondo piú comodo, che almeno colla sua contemplazione possa distòrti dalli mali di questo. Voi greci siete ancora chimerici nelle vostre idee, perché siete ancora barbari ed infelici. Verrá il tempo che la cultura e la felicitá vi porteranno il vero sapere, e questo lo perderete di nuovo unitamente con le prime.

Noi osserviamo nel mondo una lunga serie di cose, delle quali una dipende dall’altra, e tutte da un principio: dall’ Essere eterno, che ha creato il mondo e che lo conserva. La cognizione delle cause delle cose chiamasi «filosofia»; e noi la nostra cognizione la chiamiamo «matematica», quando versa ad esaminare la quantitá di questi medesimi fenomeni. Ma come vi sarebbe e cognizione filosofica e cognizione matematica, se noi colla storia non ci rendiamo certi che quell’oggetto, del quale ne ricerchiamo la quantitá o la causa, realmente esiste? Ecco l’idea che voi dovete avere della storia. Essa è il primo passo che facciamo verso le vere cognizioni. L’uomo, gettato da una mano ignota in un angolo dell’universo, ha subito rivolti i suoi sensi verso gli oggetti che lo circondavano, e, risentendo dentro di sé un certo fremito che le sensazioni destavano, ha detto: — Io son qualche cosa; — e poi, attendendo agli oggetti che destavano queste sensazioni, la seconda sua proposizione è stata: — Qualche cosa oltre di me esiste. — Cosí mano mano ha acquistato tutte quelle idee semplici, che formano il fondamento della nostra cognizione; a queste sono seguite l’idee delle sostanze; e finalmente, considerando i vari rapporti delle sostanze fra esse, ne sono nate le osservazioni di fenomeni ancora piú complicati. L’esistenza di questi ha fatto nascere un’altra specie di storia, la tradizionaria. Ogni uomo avea de’ sensi per acquistare l’idea delle qualitá semplici, comuni a tutti gli esseri che lo circondavano; ma non ogni uomo era di ogni tempo e di ogni luogo per poter osservare quelle