Pagina:Cuoco, Vincenzo – Scritti vari- Periodo napoletano, 1924 – BEIC 1796200.djvu/37

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indicata la qualitá di quel soggetto, di cui si voglia o calcolare la quantitá o conoscer le ragioni. Ogni scienza ha la sua parte storica; ma noi qui diamo il nome di «storia» a quella che si occupa dei fenomeni della parte morale dell’uomo, perché è quella che interessa il maggior numero degli uomini. Le altre storie apparterranno alla scienza, a cui servon di base. Di questa si può dire: «Homo sum: fiumani nihil a me alienum fiuto». Esse sono scienze di giovani, perché fondate ambedue sulla memoria. Sono scienze di giovani, perché contribuiscono potentemente a formare il nostro spirito ed il nostro cuore. La geografía e la storia non appartengono a niuna facoltá, perché appartengono a tutte. Non possono appartenere all’istruzione sublime, perché o questa ripeterebbe quelle istesse cose che appartengono alla media, e sarebbe superfluo; o pretenderebbe insegnar qualche cosa di piú, e questo di piú sarebbe tale che non si potrebbe insegnare da niun maestro. La parte erudita della storia ciascuno la deve perfezionare cogli studi propri ; la parte filosofica ciascuno deve formarsela col proprio ingegno. La storia si può suddividere in tante parti quanti sono gli aspetti sotto de’ quali gli avvenimenti umani si vogliono considerare. La piú importante è quella che si occupa de’ progressi dello spirito umano nelle arti e nelle scienze, senza dei quali non si comprendono bene né le scienze né le arti. Questa parte della storia, ben coltivata, potrebbe rivelare molte leggi ancora ignote sulla natura della nostra mente, e su quella che chiamar si potrebbe «vita del genere umano». È necessario che questa parte della storia vi sia in ogni facoltá: insegnarla ai giovinetti sarebbe inutile, perché non potrebbero comprenderla.

Un’altra gran parte della storia è la storia civile, ossia quella che dimostra le vicende delle leggi e de’ governi ; ma lo studio di questa, nell’istruzione pubblica, convien limitarlo alla sola storia patria. Sarebbe impossibile insegnar profondamente le vicende politiche di tutte le nazioni del mondo; e se taluno voglia darsi a questo studio, dovrá farlo da se stesso. Ma neanche questa parte dell’istoria può insegnarsi ai giovinetti.