Pagina:Cuoco, Vincenzo – Scritti vari- Periodo napoletano, 1924 – BEIC 1796200.djvu/44

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grande ingegno. Molte altre scienze subalterne non altro sono che l’applicazione delle formole generali della metafisica ai soggetti particolari. Il giovinetto finora si va riempiendo la mente di tutte le cognizioni parziali della scienza della natura; egli comincia colla logica a riflettere sulle operazioni del proprio spirito: è utile che si fermi un momento, e, riandando tutto ciò che sa, gli dia un ordine, un insieme e quasi quasi si direbbe una vita. Fino a questo momento egli è stato passivo; ora incomincia ad essere attivo. Egli si forma un mondo ideale, ma che gli fa comprendere molte leggi del reale.

Questa teoria degli universali è inseparabile dalla logica, anzi deve precederla, perché noi, ragionando, non altro facciamo che o discendere dagli universali ai particolari o risalire dai parti * colari agli universali.

Siccome lo studio della logica e della metafisica apre il campo a quella vastissima parte delle nostre cognizioni che noi stessi ci formiamo, cosí ci sia permesso, nel principio del cammino, trattenerci ancora un momento ed osservare il corso naturale del nostro spirito e la naturai divisione della scienza medesima. La metafisica e la logica, siccome abbiam detto, sorgono dall’analisi che noi facciamo delle idee e delle operazioni del nostro spirito. L’analisi delle idee è la base di quasi tutte le scienze che riguardano l’uomo, o, per meglio dire, quasi tutte le scienze che riguardano l’uomo non sono altro che l’analisi applicata a quelle idee che formano il soggetto di ciascuna. Grammatica, logica, metafisica, ecc. ecc. non sono che analisi d’idee. In ciò conveniamo. Ma quest’analisi non si fa tutta in un momento; la natura segue un ordine eh’è necessario conoscere. Quale c dunque l’ordine che segue la natura? Supponiamo un uomo che voglia riflettere sulle idee. Quale sará la prima sua operazione? La prima e piti facile operazione, che egli possa fare sulle medesime, è quella di paragonarle tra loro e conoscerne il numero, la coesistenza e successione, la simiglianza e la dissimiglianza: quindi la teoria degli universali, che tutta intera da questi paragoni dipende; quindi quella che, con vocabolo tecnico,