Pagina:Cuoco - Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799, Laterza, 1913.djvu/233

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frammento secondo 223

Rispettabile Sidney! permetti che io ti confessi di non intendere ciò che vuoi dire.

«Ciascun rappresentante — dice Pagano — rappresenta non giá il dipartimento che lo elegge, ma tutta la nazione napolitana». Questo è un passo di piú; almeno presso gl’inglesi il rappresentante rappresenta la cittá ed il borgo da cui viene eletto, e se non riceve degli ordini, almeno riceve delle istruzioni. Ciascun rappresentante non è risponsabile di veruna opinione, sebbene sia divenuta legge ed abbia formata l’infelicitá di una nazione intera. Questa è una ragionevole conseguenza del primo principio. Ma la nazione napolitana non avrá ragione, se poi si lagnerá che la sovranitá sia stata trasferita da Ferdinando in un’assemblea di duecento persone? Essa al certo non l’avrá riacquistata.

La costituzione di Robespierre concedeva maggiore autoritá alla nazione. Era però inseguibile il riunire tutt’i giorni il popolo in assemblee primarie, spesso tumultuose e sempre terribili. La costituzione di Robespierre non era la costituzione né della saviezza né della pace.

La nazione napolitana offre un metodo piú semplice. Essa ha i suoi comizi, e son quei parlamenti che hanno tutte le nostre popolazioni; avanzi di antica sovranitá, che la nostra nazione ha sempre difesi contro le usurpazioni dei baroni e del fisco. È per me un diletto ritrovarmi in taluni di questi parlamenti, e vedervi un popolo intero riunito discutervi i suoi interessi, difendervi i suoi diritti, sceglier le persone cui debba affidar le sue cose: cosí i pacifici abitanti delle montagne dell’Elvezia esercitano la loro sovranitá; cosí il piú grande, il popolo romano, sceglieva i suoi consoli e decideva della sorte dell’universo. Vuoi tu anche presso di noi il popolo sovrano? Senza i proclami, senza le ampollose frasi della rivoluzione, senza nemmeno far sospettare al popolo una novitá, di’ a tutti: «Un nuovo ordine di cose viene a restituire i vostri diritti. Ciascuna popolazione potrá da oggi in avanti provvedere ai suoi interessi, senza che i baroni possano piú violentare le vostre risoluzioni, senza che il fisco ne possa piú ritardare o storcere gli effetti. Quante liti non avete voi dovuto soffrire per