Pagina:D'Annunzio - Canti della guerra latina, 1939.djvu/114

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Bartolomeo grifagno come Dante
che converso abbia in elmo il suo cappuccio
a gote, chiuso in piastra il suo corruccio,
40preso a trattar cavalleggiere e fante,
 
tu lo vedi al segnale delle trombe
sollevare e sferrare i battaglioni
come balestra lancia i suoi bolzoni,
come mortaio lancia le sue bombe.
 
45Tal questi, senz’arcione ma più grande,
senza gesto né grido, solo armato
del suo tacito genio e del suo fato,
amplia la forza che quel bronzo spande.
 
Egli ha mura da prendere, fiumane
50da valicare e gioghi e vette e gole,
ghiacciai deserti, valli senza sole,
fosche petraie, squallide biancane.
 
Vigila ai ponti dell’Isonzo; a Plezzo
tuona; a Tolmino folgora; tien Plava
55e la vetta, Voraia e il passo; scava
la trincea nella neve ed issa il pezzo.