Pagina:D'Annunzio - Canti della guerra latina, 1939.djvu/173

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III


41. In marcia! La vecchia canzone di John Brown, radicata nella memore gleba, riscoppia come il fiore dell’agave ardente.

42. Dal fondo degli anni ritorna e si spande il rombo dei bronzi che sonarono il transito del martire nell’Occidente.

43. In marcia! la semenza è fervida. Gli uomini nuovi bàlzano in armi dai tuoi solchi fulvi e dalle tue bianche strade.

44. Recando nel pugno il tuo gruppo di stelle, cacciano in fuga la pace ignobile da tutte le tue contrade.

45. In marcia! Come nella valle dello Shenandoah, c’è il ferro e c’è il fuoco, c’è il sangue e c’è il sudore, c’è il fiele e c’è il pianto, l’urlo e il lagno, la sete e la fame, la falange spedita e il branco immondo.

46. In marcia! Come allora, nella selva, nell’alpe, nel piano, sul fiume, sul lago, sul mare,