Pagina:D'Annunzio - Canti della guerra latina, 1939.djvu/46

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levigato, si precipitò un turbine d’amore senza schiantarlo.

21. «Il tuo testimonio è nei vertici, o Patria, il tuo testimonio è nei luoghi sovrani; il tuo testimonio è nelle pianure, il tuo testimonio è nell’umiltà.

22. Tu signoreggerai da un mare all’altro. I campi distrutti tu li seminerai di seme eterno. Le città disfatte tu le riedificherai col granito dell’alpe liberata.

23. Tu spezzi le mascelle del nemico e gli fai gittar la preda di tra i denti. Tu rompi a una a una tutte le sue chiusure, e tu metti in ruina le sue fortezze.

24. Condotte come mandre, spartite come branchi sono le sue schiere. Le tue son come sacrificii di giustizia, son come olocausti di purità, son come offerte da ardere interamente.

25. Una corona brilla sopra esse, come sopra la chioma delle vergini. Il sorriso precede la prodezza, e riappare dopo l’agonia. La morte è chiara come una vittoria.