Pagina:D'Annunzio - Canti della guerra latina, 1939.djvu/47

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26. O Patria, i tuoi primogeniti han segnato il tuo patto, e i tuoi ultimi nati hanno appreso il verbo che tu hai comandato. Non nascondere mai più da loro il vólto tuo.»

27. «Cercate la mia faccia vivente» comandò nel turbine il tuo verbo. «Cercate la mia faccia di sangue e di sudore, di passione e di anelito.»

28. E i geli e le acque, e le rupi e i macigni, e le sabbie e le erbe, e le selve e le mura, e tutte le cose terrestri, sotto il vento della rapidità, si trasmutavano.

29. E io vidi la tua faccia di sangue e di sudore, di passione e di anelito. Vidi te fatta carne, fatta come la carne dei tuoi figli;

30. ché intrisa t’avea da capo col sudore e col sangue la Guerra, rimenata ti avea come pasta di frumento, ricresciuta come farina lievitata.

31. Tal donna rude sopra l’asse calca il novo pane con le pugna e co’ ginocchi a farlo più tegnente, tutta di vene enfiata come nell’ira; e dietro a lei rugge la fiamma chiusa.