Pagina:D'Annunzio - Canti della guerra latina, 1939.djvu/48

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32. Rimescolata area la tua sostanza con la sostanza de’ tuoi figli la Guerra; ricacciati i tuoi figli nella tua profondità. Ecco, e i tuoi morti erano i tuoi nati!

33. Ecco, e la faccia de’ tuoi morti era come la tua faccia vivente, o Patria! E quanto più si combatteva, tanto eri più bella. E quanto più si moriva, tanto eri più dritta.

34. Si combatteva anche dal cielo, sopra i luoghi eccelsi delle nuvole. Le tue stelle combattevano dai lor cerchi, o Italia? Non gli angeli versavano su la terra e sul mare le coppe ferree dell’ira di Dio, ma gli uomini armati d’ali senza penne.

35. O rombo dell’alta rapina! I fratelli di giù levavano le ciglia divampate dal fuoco e l’anima ansietata d’altezza.

36. Ma presi erano nella terra, tenuti erano dalla terra, profondati in essa, intrisi con essa, carname con zolle, ossame con selci.