Pagina:D'Annunzio - Canti della guerra latina, 1939.djvu/51

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49. A te verrò, e di sotto alla tavola del tuo altare trarrò i tuoi stendardi. Li spiegherò nel vento di levante. O mare, non mi rendere i miei morti, né le mie navi. Rendimi la gloria.»

50. E allora udita fu dall’alto una voce senza carne, che diceva: «Beati i morti». Fu intesa una voce annunziare: «Beati quelli che per te morranno».


II


1. In qual pianura, in qual chiostra di rocce, lungo quale fiumana, tra quali torrenti, sopra quale carnaio senza croci, in vista di qual città fumante, sarà oggi celebrato il sacrificio del Corpo e del Sangue di Cristo?

2. L’obice romba sul Monte Nero, il mortaio tuona sul Pedimonte. Tutto il Carso è fragore di ruina. Nella valle del Fella si combatte, ed in Plava selvosa; si combatte al traghetto di Canale, e nella conca di Plezzo dalle quattro gole.

3. Sono scrollate le guardie di Tolmino. Gradisca croscia, gialla di foglie e d’ira; rugghia