Pagina:D'Annunzio - La beffa di Buccari, 1918.djvu/35

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la nostra fede, nella bellezza vivente della Patria.

Siamo purificati Siamo distaccati dalla riva e dall‘abitudine, separati dalla terra e da ogni cura comune, dalla casa e da ogni agio inutile, dall’amore profano e da ogni desiderio vile. È qualcosa come la tregua della poesia. Mi ritornano nella memoria le parole di un’eroina tragica innanzi alla morte: «Son fuoco e aria. Gli altri miei elementi io li do alla inferior vita.» Ma il precipizio del dramma e il ratto dell’ode non sono comparabili a questa forma di spiritualità vigilante. L’arte non me l’aveva mai concessa, e neppure la libertà. Il pensiero del ritorno appesantisce anche il più libero viaggio, la più spedita corsa. Noi siamo immuni dal pensiero del ritorno; e per ciò, avendo con noi armi tanto pe-